00 22/02/2008 18:52
Re:
falpaol, 2/22/2008 6:17 PM:

La mia cultura elettronica out-universita' e' limitata superiormente da circuiti tipo "Nuova Elettronica" (nota rivista storica che lei sicuramente conoscera')dove non si arriva mai a tali finezze!


Certo che la conosco, dovrei ancora avere da qualche parte il numero 1, pensi un po'!

Quanto alla qualità delle riviste, basta intendersi sull'"audience". Io ho cominciato a smanettare con l'elettronica (con le valvole primariamente, e con i primi transistori che era possibile ottenere economicamente sventrando radioline portatili) fin da quando avevo 13-14 anni, e tutto ciò che ho imparato (non poco, devo ammettere) prima dell'università, lo devo proprio a riviste di quel genere (i nomi le diranno poco o nulla, "Tecnica Pratica", "Sistema Pratico", "Costruire Diverte", "Popular Electronics", "Radio Electronics", "Wireless World", adesso non esistono più da decenni, e Nuova Elettronica doveva ancora nascere, in pratica ha coperto il vuoto che a un certo punto si è venuto a creare nel settore). Le riviste non avevano nulla di pretenzioso, però spiegavano per bene (spesso fino alla nausea: "afferrare il saldatoio [sic!] con la mano destra e il filo di stagno con la mano sinistra...") come si facevano le cose -- e soprattutto perché in un certo modo e non in un altro, dal che si capiva che chi proponeva certe cose ci aveva sudato su abbastanza e comunque sapeva bene di cosa stava parlando. Poi è arrivata Nuova Elettronica, con i kit di montaggio e i circuiti stampati già pronti, e allora non c'era più gusto, il circuito funzionava (quasi) sempre al primo colpo e -- come dico sempre in circostanze del genere -- proprio per questo uno non imparava più davvero nulla...


[Modificato da pma 22/02/2008 18:53]