Quindi suppongo che anche per un semplice dispositivo elettronico (digitale) il Time to Market sia sempre abbastanza elevato ed il suo progetto complesso.
E invece no, perché il Time To Market (TTM) e la complessità del progetto non sono valori definiti dalla stessa entità. Il TTM è funzione delle strategie aziendali e delle esigenze di mercato (e in quanto tale tende sempre ad avere un valore più basso di quanto ci si possa ragionevolmente aspettare) mentre la complessità è di competenza del team di progetto (e in quanto tale tende sempre a essere piuttosto sottostimata in fase di preventivo e quasi sempre si rivela superiore al previsto in fase di consuntivo). Inoltre, un qualunque progetto non può avere un TTM superiore a un certo limite fisiologico, diversamente il prodotto sarebbe già obsoleto nel momento in cui esce sul mercato.
L'unico altro approccio reale e' stato tempo fa con un progettista a radiofrequenza ma era della vecchia guardia e quindi legato ancora a tecnologie piuttosto d'annata ma ho passato ore ad ascoltarlo e a porgere domande perche' aveva una esperienza decennale e si vedeva.
Magari era un valvolaro? Ah le valvole, il mio primo amore
quando stavo ancora al liceo -- non c'e' integrato o DSP che mi abbia dato uguali soddisfazioni...
Una mia altra curiosita' e' se ora, in un progetto complesso, si tende a modulare e scomporre in blocchi che poi ogni team affronta o in genere e' lo stesso pool di persone che si occupa di tutto.
Se il progetto è sufficientemente complesso (intendo qualcosa delle dimensioni di un armadietto o peggio), sicuramente sì. C'è qualcuno che definisce alcune cose, come i protocolli di intercomunicazione tra i vari sottosistemi e simili, e poi a ciascuno il suo sottosistema. Per cose più semplici, in linea di principio -- almeno dal mio punto di vista e per le mie abitudini -- una persona è meglio che due; a meno che non si tratti di qualcosa che richieda sia hardware che software, nel qual caso due persone sono l'ideale.
Questo perche', da quello che leggo, anche nell'ambito di una stessa specialita' elettronica, tipo la RF, la digitale, l'analogica, oramai c'e' un tale livello di complessita' che dubito che un progettista possa occuparsi di ogni aspetto.
Per certi aspetti è sempre più vero -- anche se altrettanto vero è che l'elettronica analogica a bassa frequenza ormai quasi non si insegna più, sebbene abbia ancora importanti applicazioni come in alta fedeltà etc
E se non la tedio una ultima domanda : esistono ancora applicazioni ad altissima velocita' in cui e' necessario progettare tutto in hardware e non e' possibile usare cpu anche velocissime?
Oppure DSP e CPU oramai stanno occupando qualsiasi tipo di applicazione?
Sono sempre di meno (a parte, ovviamente, le CPU stesse) ma esistono ancora. Innanzitutto le CPU vanno interfacciate al mondo esterno, e chiaramente non può interfacciare una CPU attraverso un'altra CPU. Se vuol farsi un'idea più precisa, provi a entrare in Google con la frase "special purpose hardware". Troverà i radar, il craccamento di cifrari, le reti neurali, l'astrofisica, e altre cosette del genere.